A PARTIRE DALLE FONDAMENTA

di Marta Stella
Responsabile comunicazione e Consigliere delegato Borio Mangiarotti

«Marta voglio farti vedere una cosa pazzesca, impressionante, seguimi!».
Siamo alle porte di SeiMilano – zona Bisceglie – un nuovo pezzo di città, un nuovo quartiere che stiamo realizzando e l’entusiasmo del mio collega mi appare curioso. Immagino di salire in cima all’edificio più alto ad ammirare una vista mozzafiato o di attraversare ponti sopraelevati di collegamento tra gli edifici in costruzione, ma, mentre la mia mente mira al cielo, di fronte a me si spalanca una porta di accesso a una scalinata che non sale, bensì scende.
Con disappunto ma una buona dose di curiosità prendiamo le scale. L’emozione del mio collega aumenta proporzionalmente alla nostra discesa e alla mia crescente perplessità. Andiamo giù,  ancora giù, sempre più giù. Di fronte a noi un’anonima porta di ferro, di quelle che nei grandi classici di avventura custodiscono sempre qualche prezioso segreto. Spalanchiamo la porta: pesanti pareti di cemento armato delimitano un enorme spazio completamente vuoto. I soffitti sono altissimi e noi siamo sottoterra. «Pazzesco no?» mi apostrofa lui. «Pazzesco sì!» commento io; «ma dove diavolo siamo?». Ci troviamo nel cuore pulsante del nuovo quartiere che sta cre-scendo sopra le nostre teste, siamo nel locale adibito alle centrali termiche: qui saranno generati il caldo e il freddo delle case, degli uffici, dei negozi. Sottoterra, al meno uno, in un luogo inaccessibile, che nessuno immagina di avere sotto i piedi – o meglio, a cui nessuno pensa mai, perché nascosto ai nostri occhi. Oggi che il quartiere è in gran parte già abitato, tutto questo è realtà. L’acqua calda arriva negli edifici grazie a una rete di tubazioni collegate a uno scambiatore di calore che sostituisce la caldaia. Un sistema di quarta generazione, sostenibile, effi-ciente, affidabile e di facile gestione. 

SeiMilano è anche uno dei primi quartieri di Milano servito dal teleraffrescamento. Tra i pregi di questo sistema vi è quello di permettere la riduzione al minimo delle emissioni di CO2 così da rendere SeiMilano un quartiere a emissioni quasi zero. Tutte le nuove abitazioni, gli uffici e i negozi sono teleriscaldati e teleraffrescati con un risparmio di 800 tonnellate annue di CO2 rispetto all’utilizzo di fonti tradizionali di climatizzazione.
Quando abbiamo condiviso il tema di questo ultimo numero di Urbano ho fatto un breve sondaggio per capire quale sia la 
prima cosa o il primo luogo al quale si pensa parlando di sot-tosuolo o più in generale di meno uno: metropolitana, cimitero e catacombe. Mi ha stupito come in pochi abbiano pensato ai parcheggi o alle cantine, che sono quasi sempre negli interrati, nonché tra le primissime cose che vengono realizzate in fase costruttiva. Le attività fatte sotto il livello strada sono tra le più delicate e complesse, non è un caso dire che «Chi ben comin-cia è a metà dell’opera».
Facendo questo mestiere ho imparato quanto sia importante quello che sta sotto, ciò su cui – per definizione – si regge ciò che sta sopra. Se potessimo camminare su pavimenti e strade vetrate, capaci di mostrare ciò che si nasconde sotto la superfi-cie, ci si aprirebbe un mondo intero.