FESTIVAL, RITO E SPAZIO DI LIBERTÀ

di Stefano Maffei
Professore ordinario, Dipartimento di Design,  Politecnico di Milano, Direttore di Polifactory
e Francesco Zurlo
Preside della Scuola del Design, Politecnico di Milano

L'attività di ricerca commissionata dal Salone del Mobile.Milano (Federlegno Arredo Eventi S.p.A.) al Dipartimento e alla Scuola del Design del Politecnico di Milano ha come oggetto di osservazione la settimana del Salone del Mobile e l’ecosistema del design milanese che la costituisce e aziona.
Parliamo di ecosistema non a caso: il termine indica il potenziale sistema di relazioni e interdipendenza tra le diverse entità (gli attori in gioco) che generano un peculiare accoppiamento strutturale, che definisce il contesto della Settimana del Design e la sua relazione profonda con la città e il suo capitale economico, sociale e culturale. 
Salone del Mobile.Milano è in grado di mobilitare risorse ed energie collettive (dentro e fuori gli spazi della Fiera), favorire una sterminata esplorazione creativa, alimentare relazioni inter-disciplinari e intersettoriali, mettendo al centro il sistema design cittadino e tutti i suoi stakeholder.
Questo ecosistema valorizza le qualità creative della città: è infatti capace di conciliare diverse espressioni culturali e produttive e di attivare un ambiente di apprendimento che fa circolare – in un tempo ristretto dettato dalla programmazione del Salone – conoscenze, informazioni, esperienze, emozioni, creando legami nuovi o favorendone di inediti tra persone, organizzazioni, istituzioni.
D’altro canto sembra poi indicare buone pratiche per innovare forme e modalità d’uso delle città, pur con dei limiti che dovranno essere approfonditi in una prospettiva di sostenibilità e circolarità delle azioni e dei processi e in una visione inclusiva e rispettosa. L’ecosistema del design milanese, del resto, non è mai stato misurato seguendo un approccio di ricerca strutturato. Il lavoro di analisi del Politecnico partirà da dataset disponibili, forniti dal Salone del Mobile.Milano e da altre fonti. La ricerca, che è stata avviata a gennaio 2024 e presentata lo scorso 13 febbraio, avrà un primo evento pubblico durante il prossimo Salone del Mobile (16-21 aprile 2024) e un Report di sintesi per il prossimo settembre. Il Politecnico di Milano – in particolare il Dipartimento di Design, la Scuola del Design e il Consorzio Poli.design – si pone come attore super partes in grado di esprimere una visione capace di rigore metodologico, garanzia di equidistanza rispetto agli interessi in gioco. Questo atteggiamento concorre a definire i diversi obiettivi della partnership. Il primo è quello di comprendere l’impatto del Salone del Mobile.Milano e della Settimana del Design sulla città (ma anche sulla sua estensione metropolitana e sulla regione) attraverso l’istituzione di un Osservatorio permanente, che leggerà la complessità del fenomeno sulla base di variabili e indicatori specifici, per individuare correlazioni significative basate sui dati disponibili. Un altro obiettivo rilevante è l’azione di rinforzo delle relazioni tra gli stakeholder: il Politecnico assieme a Salone del Mobile. 

Milano avvierà tavoli di confronto con gli attori più significativi della Settimana del Design, per confrontarsi sull’impostazione della ricerca e cercare assieme le variabili e gli indicatori sopra citati. Importante, inoltre, sarà il confronto con gli Assessorati del comune di Milano maggiormente coinvolti: l’Assessorato allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro, con Alessia Cappello, e l’Assessorato alla Cultura, con Tommaso Sacchi. La ricerca vuole infatti stimare gli impatti di tipo economico e quelli che riguardano la vivibilità della città, includendo anche aspetti collegati all’impatto ambientale e alla circolarità delle risorse impiegate.
Secondo l’istituto, per comprendere appieno il fenomeno è opportuno misurare anche il sistema design milanese. Un sistema composto da creativi, ma anche da abili artigiani, tecnici competenti, luoghi come gallerie d’arte, showroom, istituzioni museali, altri eventi, scuole, centri di ricerca e formazione dedicati al design e all’innovazione e altro. I componenti di questo sistema non hanno (ancora) un repository in grado di restituire, con metodo, qualità e quantità del fenomeno sistema design. Riteniamo, però, che sia anche l’interazione tra le parti a generare in qualche modo il successo dell’iniziativa, attraverso l’influenza che una esercita sull’altra.
Il progetto non vuole solo concentrarsi sul fenomeno milanese: a livello internazionale emergono diverse iniziative analoghe alla Settimana del Design milanese. Sono spesso manifestazioni costruite grazie a policy e supporto delle amministrazioni locali, con una visione e un indirizzo strategico definito e governato dall’alto. La conoscenza delle dinamiche del sistema design della città potrà forse cogliere le peculiarità dell’approccio italiano, per sostenerlo nella competizione con molte di queste altre città/settimane del design. 
L’osservatorio evolverà poi nel tempo: conoscere l’Ecosistema Design Milano è funzionale a definire policy e linee guida che possano orientare i vari soggetti, nell’ottica di migliorarne performance e incisività a livello cittadino e a livello internazionale, garantendone la sostenibilità e la circolarità, riducendo eventuali esternalità negative sull’ambiente e sulla vivibilità della città. La Settimana del Design rappresenta un fenomeno con una storia ultratrentennale e con caratteristiche proprie delle strutture che si auto-organizzano. La crescita di queste emergenze richiede di configurare il giusto trade-off tra spinta dal basso e indirizzo strategico. Ma la mancata conoscenza di questi modelli impedisce di maturare alcuna proposta efficace. Conoscere per governare e abilitare a indirizzare (senza smorzare l’apporto dal basso di questi sistemi emergenti) può essere ritenuto un ulteriore obiettivo del lavoro di ricerca, la ragione stessa dell’esistenza del futuro Osservatorio.